PERDERE PESO

Come si fa?

Il sovrappeso è il risultato di un surplus di energia introdotto con l’alimentazione, che viene poi trasformato in tessuto adiposo. Questa semplice equazione però non fa altro che sollevare un’altra domanda: perché tendiamo a mangiare troppo? Non ci addentriamo nella complessità della risposta perché lo abbiamo già fatto in un altro articolo

Qui ci limitiamo a ricordare che i fattori che determinano il comportamento alimentare sono diversi, da quelli di natura biologica a quelli socio-culturali. L’unico modo per riprendere il controllo del proprio peso è lavorare su ciascuno di essi.

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Il percorso

L’approccio clinico tradizionale alla perdita di peso è quello della dieta prescrittiva, che consiste tipicamente in un piano alimentare da seguire alla lettera dal lunedì alla domenica, con tanto di grammature.

L’impressionante tasso di fallimento di questo metodo, che spesso viene semplicisticamente attribuito a pigrizia o mancanza di motivazione, ci ha portato a scegliere un’altra strada. 

Il nostro approccio è basato sul cambiamento step by step.  Questo significa innanzitutto capire qual è il punto di partenza, analizzando lo stato nutrizionale, le abitudini, le preferenze, la predisposizione al cambiamento e le possibili situazioni di condizionamento sociale. Da lì si traccia un percorso mirato a colmare i punti critici evidenziati. 

CASO STUDIO

Punto di partenza. Martina, 42 anni, in buone condizioni di salute, racconta che si è sempre sentita un po’ troppo “in carne” ma negli ultimi 2 anni la situazione è peggiorata, avendo raggiunto un sovrappeso di 13 Kg. Da quando ha cambiato lavoro i suoi pasti sono più irregolari e si ritrova spesso a doversi fermare in qualche bar per fare colazione o pranzare. La sera arriva a casa affamata e, mentre cucina tende a mangiare patatine e altri snack. A cena preferisce la pasta con qualche sugo pronto. Durante il weekend va sempre a cena fuori. Il suo diario alimentare conferma un introito calorico irregolare e il frequente ricorso a piatti pronti e alimenti processati.

Percorso proposto. La possibilità di controllare il peso per Martina è messa a dura prova dall’irregolarità della sua vita quotidiana che la induce a scegliere opzioni rapide, ma poco salutari. Il percorso verterà su: 

  1. Pianificazione. Durante la giornata lavorativa è importante non arrivare impreparati al pasto principale. L’utilizzo del planner aiuterà ad organizzarsi con la spesa e con la preparazione dei pasti.
  2. Distribuzione dell’introito calorico. Per evitare di arrivare affamata alla cena, con il rischio di mangiare troppo e velocemente, Martina potrà fare uno spuntino pomeridiano o un pranzo più saziante. Non sarà necessario da subito prepararsi il pasto a casa, ma imparare a scegliere le opzioni migliori tra quelle disponibili nei punti ristoro in cui si ferma a mangiare. 
  3. Consapevolezza. A Martina verrà proposta una lista di pasti da inserire gradualmente nel suo piano settimanale, ma è importante che impari anche i principi con i quali sono stati formulati, in modo da poter creare delle varianti in autonomia. Martina verrà anche sensibilizzata sull’importanza di leggere le etichette dei prodotti industriali e di limitare quelli ultraprocessati. 
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